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150 anni Unità Italia

Le belle esperienze

 

a cura di Antonio Pirrotta

Scrivo questa piccola storia come omaggio alla festa dei 150 anni dell’unità d’Italia.

Per vie traverse sono arrivato ad insegnare anche in un Istituto di un piccolo paese in Calabria.  Quando lo Stato ti trasferisce in posti così interni, l'accetti con amarezza, non per il luogo ma perché sai già che arrivarci non sarà facile. Pensi subito alle strade impervie, alla rinomata Salerno - Reggio Calabria e faresti volentieri in cambio magari con le belle strade delle colline toscane.

Il laboratorio d’Informatica che ho trovato era formato da computer superati dal tempo, con i tagli alla scuola e tutto il resto che ne consegue, non era possibile pensare di chiederne dei nuovi.

Per forza di cose dovevamo tirare su tutto, a costo zero. L'abbiamo fatto grazie a linux, un sistema operativo gratuito. In seguito abbiamo installato altri programmi importanti per la didattica e così abbiamo iniziato a fare scuola a costo zero.

Durante questi anni ho avuto modo di conoscere molti ragazzi/e, tanti bravi ragazzi, molto laboriosi.

Ricordo molti saluti di fine anno scolastico, quei saluti dove la vita inesorabilmente cambia i percorsi, dove le strade si dividono. Ricordo i giorni di molti anni scolastici trascorsi intensamente. Tra i tanti che sono trascorsi ne ricordo uno, quel giorno, l’ultimo giorno di scuola, è stato il giorno dei saluti, un giorno importante e atteso.

Dopo un anno scolastico, non ti aspetti premi di consolazione da nessuno, credi di aver fatto del tuo meglio, pensi a chi non ti ha compreso o a chi ti ha apprezzato, e non pensi che alcune classi vorresti non perderle. Quando capita la classe particolare, ti accorgi presto che quel saluto di fine anno se non arrivasse staresti meglio. Infatti, tanti sono i segni di amicizia che alcuni alunni ti  partecipano.

In questo presente vivo la bellezza di aver conosciuto studenti che ti arricchiscono con i loro segni di amicizia, anche attraverso il silenzio di un saluto mancato.

Sono molte le belle esperienze che mi porto nel cuore, in tanti anni d’insegnamento.

E' attraverso queste esperienze di vita che passa l’orgoglio di vivere in questa nazione.

Ho conosciuto alunni del veneto, del tirreno e dello ionio calabrese.

La scuola,  resta uno dei pilastri fondanti della società in cui viviamo.

Rimaniamo fieri alla nostra patria chiamata Italia.