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Diego Andrea Tomacelli

Vescovo. Nacque il 3 dicembre 1697 da Rocco e Grazia Gullì. Fin da bambino mostrò interesse per lo studio in genere e particolarmente per gli studi sacri, così da essere inviato a Reggio Calabria per l'apprendimento delle lettere e delle scienze che in quel tempo i maggiori uomini dotti insegnavano. Compiuti gli studi ed ordinato sacerdote si recò a Napoli dove conseguì la laurea di dottore in Sacra Teologia. Da Napoli a Roma il passo fu quasi obbligato poiché volle approfondire i suoi studi ed intraprendere quello delle lingue orientali, delle quali acquisì grande padronanza. Nelle sua permanenza a Roma conobbe molti uomini dotti del tempo e fu scelto quale collaboratore dell'opera letteraria del mecenate Prospero Lambertini, il quale apprezzò l'ingegno e la cultura del Tomacelli. Infatti, uomo di grande dottrina e di capacità oratoria, fu naturale stringere una proficua  amicizia con il Lambertini stesso che,  allorquando divenne Papa con il nome di Benedetto XIV, nel 1744 elesse a Vescovo il suo amico e collaboratore. Gli fu assegnata come sede vescovile la Diocesi di Marsico Nuovo dove per più di venti anni svolse tutta la sua opera di pietà religiosa in conformità del motto del suo stemma vescovile " Alter Alterius onera". Si adoperò a "portare i pesi degli altri", volse tutte le sue cure al Seminario vescovile, profuse il suo spiccato gusto estetico arricchendo di marmi pregiati la Cattedrale. Con la stessa determinazione dei suoi concittadini scillesi  combattè i feudatari del luogo rivendicando i beni ecclesiastici. Amò grandemente il suo paese d'origine, fece ricchi doni alla Chiesa Madre, fu largo di benefici  e di amore verso le classi povere e diseredate. Fu chiamato a Dio il 27 luglio del 1766.