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Pirrotta Carmine

Pittore e scultore. Nato a Scilla il 31 marzo del 1936."...Carmine Pirrotta non ebbe un pane, cioè un lavoro suo, non ebbe un amico, non ebbe un amore, voglio dire una donna sua: anche se dice(…) che sia stato vulnerato, devastato, alienato da una

 passione esclusiva, fino al limite del suicidio." Così lo descrive un suo coetaneo amico, il Prof. Vincenzo Paladino, scillese, nel suo libro CALABRIA ULTIMA - Mostri, Miti e Simulacri ( Edas 1992 pagg. 216-218) e sempre con le parole dello stesso autore continueremo a trattare questa biografia, ci sembra il modo migliore per dipingere la vita del nostro illustre personaggio. Sembra proprio che " ... una certa sordità e refrattarietà umana e culturale, hanno contribuito, in qualche modo, a fare di quella, che poteva essere una privilegiata avventura artistica, un’esistenza misconosciuta, reietta, dannata: vale a dire un poeta maledetto." Per descrivere l’estro della sua immensa arte non vi sono "...nè occhi, nè mani, nè parole per la gelida, buia, delirante solitudine, mentre lui continuava, ossessivamente, a spatare la tela e la creta, ed ad affrescare ... le pareti e la volta ( il cielo senza stelle) della sua angusta, lugubre cella." Formatosi alla Scuola d’Arte di Reggio Calabria il Pirrotta "... era pittore e scultore di naturale talento, e la vita, non vivendola, non conosceva che quel modo per inventarla, esorcizzandola: annientarla per surrogarla" In quegli anni, Scilla fu musa ispiratrice per diversi pittori, tra cui: Guttuso, Omiccioli, Mirabella e Carmine Pirrotta seguì il suo estro artistico ed impugnò il pennello. Dunque "...aveva dietro una scuola, ma egli aveva soprattutto l’unghiata del disegnatore, e lo sapeva; per lui veniva prima la cosa, l’oggetto, la figura, la prospettiva: perciò egli ignorava lo sfumato, la macchia, il fraseggio cromatico, l’informale ... mentre mirava alle forme fortemente, violentemente sbalzate, corpose, aggressive". I suoi quadri " bastava vederli una volta per dire... quello è Pirrotta". Tra le opere realizzate dall'artista scillese si ricordano: Il lontre in gesso - posto all'ingresso del Palazzo Comunale di Scilla; I monumenti ai caduti in guerra collocati in piazza S.Giuseppe a Scilla, in piazza S.Gaetano a Melia di Scilla ed in piazza Municipio a Sinopoli. Numerose sue opere di pittura, scultura e grafica sono gelosamente custodite in collezioni private italiane ed estere. Recentemente, il 28 agosto 1999, gli è stata intitolata, in prossimità della sua abitazione, una Traversa di via Raffaele Piria.